“ECHI E SUSSURRI: AUTORITRATTI IN DIALOGO”

L'anima della festa
Ritratti di famiglia
Tra le mie braccia
Gambe a riposo
Prenditi cura di me

Il progetto “Echi e sussurri: autoritratti in dialogo” si compone di cinque coppie di
scatti, realizzati nel corso di diversi anni come parte di un lavoro a lungo termine
sull’autoritratto, in cui le due fotografie dialogano, tra loro e con il pubblico, per raccontare
quello spazio interstiziale, sfuggente eppure così significativo, che intercorre tra pubblico e
privato, tra post social e realtà non condivisa.

Ogni dittico comprende una fotografia a colorie una in bianco e nero, accomunate non solo da elementi formali, ma anche e sopratutto
dalla possibilità di immedesimazione emotiva dell’osservatore.
Gli scatti a colori rappresentano la visione edulcorata ed idilliaca che presentiamo sui social,
una auto rappresentazione non necessariamente falsa, ma senz’altro parziale di chi siamo e
cosa stiamo vivendo. Sono immagini destinate ad essere condivise con altri, su cui
esercitiamo spesso un’autocensura in termini di contenuto e una ricerca estetica che a volte
rende vagamente inautentiche persino le testimonianze visive di sentimenti sinceri.

Le immagini contrapposte parlano invece di sensazioni sottili e delicate, talvolta più scomode
e intime, che invece restano nella sfera privata. Essendo inclusi, tra i soggetti, i figli
dell’autrice, per preservare, almeno in parte, l’aspetto così personale di questi scatti, la
fotografa ha scelto di presentarli in bianco e nero, come a voler conservare la loro potenza
originaria solo per se’, privando il pubblico di almeno un livello di lettura, quello del colore,
come ultimo baluardo della propria privacy.

Questo progetto non invita solo ad interrogarsi su quanto si possa essere disposti a mostrare di se’ agli altri, e sulla percepita necessità di
valorizzare e proteggere la propria intimità, ha l’ambizione di sollecitare una riflessione su
come, più di quello che si mostra, è quello che si omette ad impattare più in generale sul
discorso sociale attorno al tema della maternità, della genitorialità, della famiglia, del
femminile, in un momento storico in cui il potere delle immagini è fortissimo e le fotografe
sono spesso esse stesse sollecitate ad avere uno sguardo critico e ad interrogarsi sul proprio
ruolo nella collettività.